Con l’aumento dell’età media e la crescente attenzione alla salute in terza età, la psicomotricità per anziani sta diventando una risorsa fondamentale per il benessere fisico e mentale. Grazie a esercizi mirati che integrano movimento, coordinazione, percezione e relazione, questa disciplina aiuta a mantenere l’autonomia, prevenire le cadute e stimolare le capacità cognitive.
In questo articolo scopriremo cos’è la psicomotricità applicata alla terza età, quali sono i suoi benefici concreti, come si svolgono gli esercizi e perché è importante integrarla nei programmi delle strutture sanitarie e sportive.
Indice
Cos’è la Psicomotricità per Anziani
La psicomotricità è una disciplina che lavora sull’integrazione tra corpo, movimento, emozione e mente. Quando applicata agli anziani, ha lo scopo di preservare le abilità motorie, stimolare le funzioni cognitive e migliorare la qualità della vita, anche in presenza di patologie croniche o disturbi neurologici.
Gli obiettivi principali sono:
- Migliorare equilibrio e coordinazione
- Ridurre il rischio di cadute
- Favorire l’autonomia nei gesti quotidiani
- Stimolare memoria e attenzione
- Prevenire isolamento e depressione
I Benefici della Psicomotricità nella Terza Età
1. Stimolazione cognitiva
Gli esercizi di psicomotricità aiutano a mantenere attive le funzioni cerebrali: memoria, concentrazione, orientamento spazio-temporale.
2. Prevenzione delle cadute
Attraverso il miglioramento dell’equilibrio e della postura, si riducono gli incidenti domestici e si favorisce la sicurezza nei movimenti.
3. Miglioramento dell’umore
L’attività motoria stimola il rilascio di endorfine, contrastando ansia, apatia e depressione.
Le sedute di gruppo promuovono il dialogo, la relazione e il coinvolgimento attivo dell’anziano.
5. Rafforzamento muscolare e articolare
Gli esercizi dolci e progressivi aiutano a rinforzare muscoli e articolazioni, migliorando la mobilità.
Come si Svolge una Seduta di Psicomotricità per Anziani
Una seduta tipo può durare dai 30 ai 60 minuti e comprende:
- Riscaldamento dolce con movimenti lenti e guidati
- Esercizi di coordinazione mani-piedi, camminata con variazioni, equilibrio
- Giochi motori semplici, con palle, cerchi, bastoni o tessuti
- Esercizi di respirazione e rilassamento finale
- Attività simboliche o creative, come il disegno o la musica, per lavorare su emozioni e ricordi
Tutto avviene in un clima sereno e non competitivo, adattando i movimenti alle possibilità del gruppo o del singolo.
Dove si pratica la Psicomotricità per Anziani
In centri diurni e RSA
In palestre o centri sportivi con personale qualificato
In associazioni culturali e sociali
A domicilio, con sedute individuali personalizzate
In programmi integrati di riabilitazione post-infortunio o post-ictus
Chi può condurre le attività di psicomotricità
Le sedute devono essere guidate da un operatore specializzato, come:
- Istruttore di psicomotricità con diploma riconosciuto da ente sportivo affiliato al CONI
- Educatore motorio o terapista della riabilitazione
- Personale formato con corsi specifici online, come quelli dell’Accademia Telematica Fitness
Conclusione
La psicomotricità per anziani è una disciplina fondamentale per invecchiare in salute, mantenere autonomia e qualità della vita. Integrare questa attività nei programmi motori per la terza età significa prevenire patologie, stimolare la mente e favorire il benessere emotivo.
Se gestisci una struttura sportiva, sanitaria o sei un caregiver, considera di inserire la psicomotricità tra le attività per la terza età: i benefici sono visibili, concreti e duraturi.